Lo zenzero e la curcuma sono due spezie provenienti dall’Asia, accomunate da eccellenti proprietà benefiche per il nostro organismo. In questo approfondimento vi raccontiamo le loro caratteristiche distintive, i benefici che producono e le principali modalità di impiego in cucina.
Zenzero: caratteristiche e benefici
Il componente chiave dello zenzero è il gingerolo (gingerol) a cui si devono le sue proprietà. A questo si aggiunge una composizione chimica del tutto unica, ricca di oli essenziali e minerali accompagnati da una dose massiccia di amminoacidi.
È usato per curare tutte le affezioni dell’intestino specialmente per quanto riguarda il tratto digestivo perché è in grado di stimolare il pancreas nella produzione degli enzimi necessari per una buona digestione, aumentando anche l’assorbimento dei giusti nutrienti dai cibi che vengono ingeriti. Lo zenzero è efficace inoltre contro la gastrite, poiché combatte l’infezione dello stomaco da parte dell’Helicobacter pylori.
Inserire ogni giorno lo zenzero nella propria alimentazione significa anche aiutare il sistema immunitario a difendersi dai malanni stagionali. Molto efficace inoltre l’accoppiata zenzero e limone per chi sta cercando di perdere peso. Aiutano infatti a tenere a bada il senso di fame soprattutto se assunti come bevanda calda. Infine lo zenzero aiuta anche ad attivare il metabolismo e quindi a bruciare più facilmente i grassi.
Lo zenzero viene commercializzato sia fresco, sia essiccato in polvere. In cucina vanta un’ottima versatilità grazie al suo sapore agrumato e leggermente piccante. Potrete dunque utilizzarlo per insaporire diverse tipologie di alimenti come carne, pesce o verdure.
Curcuma: caratteristiche e benefici
La curcuma è una spezia antiossidante dalle proprietà depurative e antitumorali. Ha una forte azione depurativa, coleretica (stimola la produzione di bile da parte del fegato) e colagoga (favorisce lo svuotamento della colecisti). Inoltre, è un epatoprotettore, stimolante delle vie biliari, antiossidante e fluidificante del sangue.
Il suo principio attivo più importante è la curcumina, che recenti studi hanno dimostrato avere proprietà antitumorali. Questo principio attivo conferisce alla curcuma anche un’azione antinfiammatoria e analgesica. Per questo motivo è impiegata efficacemente anche nel trattamento di diverse tipologie di infiammazioni. Riconosciuta anche come potente antiossidante, la pianta è in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi, responsabili dei processi di invecchiamento e capaci di danneggiare le membrane delle cellule che compongono il nostro organismo.
La dose raccomandata corrisponde a due cucchiaini da caffè al giorno. Si può aggiungere a fine cottura di molti alimenti, o in alternativa allo yogurt. Per favorirne l’assorbimento, la curcuma va assunta insieme al tè verde, al pepe nero o all’olio extravergine di oliva.
Questo articolo è stato scritto dalla nostra nutrizionista, la Dott.ssa Elisa Nicoletti.
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